Il team d'Incanti è tornato!!!
Ma questa volta vorremo lasciare spazio a un post diverso, una
testimonianza, dove l'amore non conosce ne' sesso ne' confini...ma solo
la forza di affrontare tutto per coronare l'unione di due persone che si
amano e vogliono stare insieme.
Manuela e Chiara, ci raccontano la loro storia e il loro sogno d'amore....
"Ci siamo conosciute in un caldo agosto nella città di Rovereto,
quando i nostri sguardi si sono incrociati e' scattato qualcosa di
magico, da subito abbiamo percepito una forte sintonia che presto si e'
tradotta nella certezza di essere la meta' l' una dell'altra.
Una sera
di gennaio, sotto le coperte, Chiara ha detto con un filo di voce: "mi
vuoi sposare?" Il cuore ha iniziato a battere più forte e senza alcuna
esitazione, con la consapevolezza della strada che stavamo
intraprendendo e che avremmo dovuto crearcela, ho detto:"si".
Inizialmente volevamo capire che possibilità il nostro paese ci offre,
informandoci su internet e tramite l'associazione arcilesbica di Trento,
abbiamo scoperto che in Italia sono circa 133 i comuni che aderiscono
al registro delle unioni civili. Quest' ultimo permette alle coppie
legate da vincoli affettivi di iscriversi, ma non garantisce alcun
diritto, se non un riconoscimento come nucleo famigliare da parte del
comune.
Questi registri esistono perché i comuni provano ad organizzarsi
dal basso per tutelare tutte le coppie dei suoi cittadini, ma finché
non ci sarà una legge nazionale, il loro potere e' molto limitato.
Siamo
dunque andate a parlare con il nostro sindaco che ci ha piacevolmente
sorprese per apertura e disponibilità nei nostri confronti, si è
dichiarato concorde nel creare una forma di riconoscimento per le coppie
omosessuali, ma ci ha informato sui lenti tempi politici e burocratici
per attuare tale linea di azione. In quella sede ha convocato il
responsabile del ufficio anagrafe che ci ha erudito sulla definizione
di nucleo famigliare, dichiarando che di un riconoscimento per noi ce né
bisogno.
Nei giorni seguenti abbiamo inviato loro tutto il materiale
bibliografico in nostro possesso e attendiamo la prossima mossa
politica. Informandoci poi sulle opportunità che l'Europa offre alla
nostra coppia per essere formalmente riconosciuta, abbiamo scoperto che
l'unico paese che permette di sposarsi senza residenza e' la Norvegia.
Navigando in internet e contattando delle realtà che si occupano di
tutelare i diritti degli omosessuali e di fare da tramite per le
questioni burocratiche necessarie per i matrimoni, ci siamo rese conto
che un'unione a Oslo sarebbe stata molto complessa.
Due anni dopo la proposta di Chiara, a san Valentino, le ho
regalato un anello, inginocchiandomi per riaffermare la voglia di
sposarla.
Quella primavera avevamo voglia di scoprire l'America visto
che una grande amica di Chiara l' aveva scelta come meta per fare un
anno di ragazza alla pari è scattata subito l'idea di capire, se era
possibile sposarci nella Grande Mela e siamo state illuminate dalla
facilità e chiarezza della burocrazia oltreoceano. Presa la decisione ed
i biglietti, le nostre mamme, come da tradizione, ci hanno accompagnate
a scegliere l'abito per il giorno più importante della nostra vita, che
rispettivamente abbiamo visto solo quel giorno.
A qualche giorno dalla
partenza abbiamo compilato il modulo on line di richiesta di licenza di
matrimonio che si trova sul sito dell' Office of the City Clerk's of Manhattan. Con il codice che viene rilasciato ci si deve presentare
entro 21 giorni nel' ufficio sopra citato nella City Hall di Manhattan.
Il giorno dopo il nostro arrivo a New York, ci
siamo fiondate dove di
dovere per il riconoscimento e il pagamento di una semplice marca da
bollo che ci ha dato l'autorizzazione di sposarci dopo 24 ore, in
presenza di un testimone maggiorenne. Il giorno dopo, per portarci
fortuna, l'acqua ed il taxi ci hanno accompagnato dall'hotel al City
Clerk dove abbiamo atteso il nostro turno scegliendo un fotografo ed il
bouquet di rose rosse.
Il nostro sogno d' amore si è avverato venerdì 13
giugno 2014, in una cappella del comune newyorchese dove l' ufficiale amministrativo ci ha dichiarato moglie e moglie, rilasciandoci il
certificato di matrimonio in presenza della testimone Martina, l'amica
au pair.
Il banchetto nuziale lo abbiamo consumato in un delizioso
ristorante su un tavolino all'aperto visto che il sole ha deciso di
farci visita. La torta di matrimonio è stata un'enorme fetta di
cheesecake per cena in uno dei dinner piu famosi di new york.
Dal nostro
ritorno in Italia i preparativi sono stati fervidi perché il 19 luglio
abbiamo dato un Wedding Party per far vivere a tutti i nostri cari le
emozioni che abbiamo vissuto in America.
I presenti sono stati 130 tra
famigliari, colleghi e amici che hanno firmato un mattone grezzo che noi
useremo come cornice per la foto ricordo di matrimonio. Il sole ha
spaccato le pietre tutto il giorno nella location della Rupe di Beseno,
splendido e sublime ristorante immerso nel verde trentino. Abbiamo
allietato i nostri ospiti con il tema del girasole, usato per i centri
tavola, le bomboniere, il bouquet e altre decorazioni.
L'angolo rustico
allestito per il photo boot e' stato un successo: grandi e bambini
hanno accumulato 1300 foto.
Dopo un aperitivo e antipasto iniziale
abbiamo proceduto con il finger food: panini con coscia di maiale e
contorni vari di verdura. Nessun posto a sedere assegnato con tabel de
marriage, ma diversi e vari tavoli e sedie con libertà di movimento
intorno al tavolo dei buffet.
A metà pomeriggio abbiamo riprodotto la
cerimonia in un semicerchio umano facendola condurre da un caro
amico
che ha ripercorso le parole dell'ufficiale newyorchese, facendoci
scambiare le fedi, dopo il ritorno avevamo fatto incidere la
data del matrimonio.
Tutti si sono commossi, anche noi
inaspettatamente. Mia madre ci ha poi dedicato una lettera ed una
poesia, sorprendendoci con il must del taglio della torta, che noi
volevamo alternativamente dribblare.
La festa e' proseguita con frutta e 3
cascate di cioccolata e terminata culinaria- mente a ora di cena con un
risotto rosmarino e lime che ha lasciato tutti di stucco.
Da li sono
partite le danze, intervallate da video e scherzi divertenti e
commoventi dei famigliari e degli amici.
Una festa indimenticabile,
realizzata grazie alle mani ed ai cuori di tutti i presenti, con i quali
si e' creata un'atmosfera magica ed un legame ancora più forte."
Manuela
e Chiara
Ho partecipato personalmente a questo Wedding Party e l'emozione
lasciata è stata unica. E' inutile dirlo, l'amore si manifesta in ogni
forma e non sei tu che scegli ma vieni scelto.
Ringrazio Manuela e Chiara per la loro testimonianza e posso dire che i sogni si realizzano sempre se lo si vuole davvero.
Serena.
*foto di Laura Tasin*